Nonostante Maurizio D’Amora rappresenti la più squallida
espressione della gestione del sistema sanitario campano, organizzato con
logiche clientelari e giochi di potere che nel caso torrese vedono una precisa
corrente politica spartirsi la torta di quello che resta della sanità sui
nostri territori – chiaramente con il consenso e la complicità dell’intero
panorama partitico e sindacale – una piccola ma cazzuta parte della comunità
torrese ha deciso di dare vita ad un presidio di protesta in occasione del “D’Amora
day”.
Ieri mattina il Direttore Generale dell’ASL Napoli 3 Sud, in occasione del trasferimento degli uffici direzionali da Castellammare di Stabia a Torre del Greco, è stato oggetto delle inevitabili contestazioni ad opera del Comitato Pro Maresca, che non ha dimenticato, e come avrebbe potuto farlo, le perentorie quanto illusorie rassicurazioni che lo stesso D’Amora, in prima persona, aveva garantito fino a pochi mesi fa circa la salvezza dell’operatività del nostro nosocomio, con i famigerati 134 posti letto che, ancor oggi, rappresentano una lontana quanto amara chimera. Ad oggi la condizione dell’ospedale Maresca continua ad essere quella che noi tutti conosciamo, stretta nella morsa di austerity e mala politica, dove la cittadinanza torrese è costretta a pagare le spartizioni clientelari dei Bassolino, Caldoro e De Mita, tramite le esposizioni dei loro rappresentanti locali, anche torresi. Pensiamo che la nostra città ed il territorio vesuviano meritino una sanità ed una salute degna di tal nome, che garantisca cure omogenee e di qualità su tutto il territorio nazionale. Crediamo che oltre a rilanciare la lotta dal basso, sia giunta l’ora che il sindaco rimetta delle vere dimissioni per una ragione realmente valida come l’assenza del servizio sanitario sul territorio che si onora di amministrare (visto anche il suo sbandierato impegno in campagna elettorale sulla vicenda).
Ieri mattina il Direttore Generale dell’ASL Napoli 3 Sud, in occasione del trasferimento degli uffici direzionali da Castellammare di Stabia a Torre del Greco, è stato oggetto delle inevitabili contestazioni ad opera del Comitato Pro Maresca, che non ha dimenticato, e come avrebbe potuto farlo, le perentorie quanto illusorie rassicurazioni che lo stesso D’Amora, in prima persona, aveva garantito fino a pochi mesi fa circa la salvezza dell’operatività del nostro nosocomio, con i famigerati 134 posti letto che, ancor oggi, rappresentano una lontana quanto amara chimera. Ad oggi la condizione dell’ospedale Maresca continua ad essere quella che noi tutti conosciamo, stretta nella morsa di austerity e mala politica, dove la cittadinanza torrese è costretta a pagare le spartizioni clientelari dei Bassolino, Caldoro e De Mita, tramite le esposizioni dei loro rappresentanti locali, anche torresi. Pensiamo che la nostra città ed il territorio vesuviano meritino una sanità ed una salute degna di tal nome, che garantisca cure omogenee e di qualità su tutto il territorio nazionale. Crediamo che oltre a rilanciare la lotta dal basso, sia giunta l’ora che il sindaco rimetta delle vere dimissioni per una ragione realmente valida come l’assenza del servizio sanitario sul territorio che si onora di amministrare (visto anche il suo sbandierato impegno in campagna elettorale sulla vicenda).
Rilanciamo inoltre una piena solidarietà al comitato Pro
Maresca ed in particolar modo agli oltre 20 condannati per aver difeso il
diritto alla salute della propria comunità.
REDDITO PER TUTT* TDG