Nonostante Maurizio D’Amora rappresenti la più squallida
espressione della gestione del sistema sanitario campano, organizzato con
logiche clientelari e giochi di potere che nel caso torrese vedono una precisa
corrente politica spartirsi la torta di quello che resta della sanità sui
nostri territori – chiaramente con il consenso e la complicità dell’intero
panorama partitico e sindacale – una piccola ma cazzuta parte della comunità
torrese ha deciso di dare vita ad un presidio di protesta in occasione del “D’Amora
day”.