Torre del Greco rifugge
continuamente la via autonoma e libera dai condizionamenti della politica
squallido/ufficiale che periodicamente si affaccia nelle strade cittadine alla
bramosa ricerca dei voti utili per raggiungere gli agognati seggi comunali, provinciali,
regionali e chi più ne ha più ne metta. Comitati di quartiere, caf, medici di
famiglia, associazioni di simil volontariato, associazioni culturali,
movimentucci contro questo o contro quello e tutto ciò che si muove attorno
alla cosiddetta società civile torrese mantiene sempre il comune denominatore
dello spirito cortigiano verso l'autorità politica di riferimento.
Al di là dei soliti noti che, con
gran disinvoltura si esibiscono in slalom da una coalizione all'altra, in una
confusioni ideologica estrema (pensiamo un po' al signor Porzio che nel giro di
un anno e mezzo è uscito da SEL per approdare nelle future liste di Ciro
Borriello), e dei rampolli di grandi famiglie politiche con un bel gruzzoletto
di voti ereditati dai paparini da portare in dote al partito che li accoglierà
di volta in volta, la nostra attenzione non può che focalizzarsi sulle sinistre
o presunte tali cittadine, per ovvie ragioni.
Rifondazione ed altri micro gruppi
alla sinistra del PD, con un pizzico di società civile e qualche deluso di
sinistra hanno dato vita ad un cantiere per la sinistra torrese, chiamato
"Lavoro comune", la cui naturale evoluzione sarà la candidatura alle
comunali, ma che, almeno stando alle parole dei lavoratori comuni, non dovrebbe
esaurirsi alla fine di maggio. Chissà se capiranno mai quanto può risultare
controproducente l'accanimento terapeutico per progetti politici che nascono
già instabili in partenza, ma tant'è.
L'esperimento più divertente di
questo inizio di primavera ce lo sta regalando il centro sinistra ufficiale con
la querelle-primarie. Lanciate da quei simpaticoni dei giovani democratici, ma
mai pienamente apprezzate dai vertici locali e provinciali dei vari partiti che
risultavano inclusi in tale processo (una massa gigantesca di persone più che
partiti che può vantare progressisti di un certo spessore come ALFONSO ASCIONE,
PEPPE STASIO, GENNARO CIRILLO, NELLO FORMISANO e forse PIPPO COLANTONIO, un po'
indeciso tra quale lato della barricata scegliere), hanno visto una grandissima
partecipazione, tale da sfociare quasi in fenomeni di stalking, da parte dei
sostenitori dell'ex consigliere di SEL Gabriele Toralbo, candidatosi come
indipendente (?!?) a guidare la coalizione.
Non abbiamo ancora ben capito
cosa significhi questo richiamo all'indipendenza da parte di una persona
appoggiata da una struttura ben precisa (SEL per l'appunto, al cui congresso
nazionale di gennaio scorso a Riccione ha partecipato anche ‘l’indipendente’
Toralbo) e la cui campagna elettorale è portata avanti quasi interamente da
ragazzi e ragazze aderenti alla stessa struttura e/o che negli ultimi anni
hanno appoggiato in maniera più o meno palese le posizioni del partito di
Vendola (come dimenticare lo "splendido" flash mob organizzato dagli
artisti del Polo Artistico Torrese in occasione della visita del Governatore
pugliese al Mav di Ercolano un paio di anni or sono).
Piccolissima pausa e breve
esclamazione: “Indipendente? A’ facc ru c..’
D’altronde, gli ultimi manifesti
pubblici dei rafanielli di Sel per le
strade del centro che invitano la cittadinanza ad ascoltare le belle parole del
trio Scotto – Boschetti – Toralbo lasciano davvero pochi dubbi sulla qualità e
sui motivi di tali manovre elettorali.
Così come restiamo allibiti di
fronte ai continui attacchi che il comitato Pro Toralbo indirizza agli alleati
(del passato e del futuro pure ...) del PD fino all'occupazione bonaria della
loro sede appena una settimana fa, per protestare contro le lungaggini
burocratiche che stanno distruggendo lo svolgimento corretto delle primarie. La
triste verità è che purtroppo oramai è una moda fastidiosa ma fruttuosa quella
di riempire di merda il parafulmine PD per poi passare pateticamente alla
meticolosa messa in pratica dell’intero dizionario della new politik, per
raggirare minacce astensioniste e continuare ad alimentare la macchina del
consenso. E così, termini come ‘legalità’,
‘buon Governo’, ‘trasparenza’, ‘partecipazione’ e ‘società civile’ continuano
ad essere sventolati e strumentalizzati nel nome di quella retorica che serve
alle moderne tecniche di propaganda e comunicazione politologica a non
soccombere nella crisi della partecipazione, e quindi a salvarsi il culo.
L’indipendenza è sentirsi vivi e
quindi liberi dai condizionamenti dei partiti assassini, dei sindacati
concertativi e dei baroni politici di turno. L’indipendenza è trovare una
risposta pratica – e metterla in azione - ai cumuli di teoria sui quali si fa
analisi e ci si sbatte la testa, ogni maledetta sera. L’indipendenza si
costruisce per le strade al fianco dei lavoratori in difficoltà, dei migranti
che rischiano sequestri di merce (e quindi di REDDITO) e rimpatri forzosi verso
i loro paesi, poveri e in guerra. L’indipendenza è parlare con i più giovani,
con gli studenti, e spiegare loro quello che è successo negli ultimi 40 anni, e
che le braccia e le gambe di ognuno di noi, come persone ‘libere’, messe
assieme fanno paura ed hanno la forza di mandare a casa delegati, deleganti e
delegatari. L’indipendenza è poter
prendere parola quando ne sentiamo il bisogno, soprattutto per sottolineare
contraddizioni, strumentalizzazioni ed illusioni di libertà propinate dal
politico di turno. Indipendenza è mandarli a cagare quando lo stomaco non ce la
fa più.
QUESTA
CITTA’ NON PUO’ MORIRE DI AUSTERITA’
RIPRENDIAMOCI REDDITO, SPAZI E FELICITA’
RIPRENDIAMOCI REDDITO, SPAZI E FELICITA’
PER UNA RIAPPROPRIAZIONE DAL BASSO DEI
NOSTRI TERRITORI
ED UN APPAGAMENTO DEI NOSTRI BISOGNI
ED UN APPAGAMENTO DEI NOSTRI BISOGNI
VERSO LA COSTRUZIONE DI UN MOVIMENTO DI
LOTTA VESUVIANO
PER IL REDDITO INCONDIZIONATO DI BASE
PER IL REDDITO INCONDIZIONATO DI BASE
VERSO UN 25 APRILE DI LIBERAZIONE REALE
DAI FETICCI DEL FASCISMO DEL TERZO MILLENNIO
ASSEMBLEA PUBBLICA
Venerdi’ 28 marzo H 18:00 Angolo S.Noto\Parrocchia
DAI FETICCI DEL FASCISMO DEL TERZO MILLENNIO
Venerdi’ 28 marzo H 18:00 Angolo S.Noto\Parrocchia