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mercoledì 8 maggio 2013

Quello che non uccide fortifica, ma fa male lo stesso

Napolitano rieletto presidente, il governo Letta di grandi intese tra Pd-Pdl e Monti, sembra quasi che le elezioni non siano servite a niente ... o forse sì.

Questa settimana è stata segnata da preoccupanti segnali di recrudescenza repressiva su tutto lo stivale ed in particolare per la città di Napoli, dove la polizia ha ricominciato a picchiare forte, senza ritegno nè vergogna.
1° maggio: l'irruzione dei collettivi che fanno parte del "comitato per la bonifica di Bagnoli" alla festicciola dei sindacati a città della scienza non è stata ben digerita dal servizio d'ordine confederale. Dopo il rifiuto dei rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil di concedere la parola sul palco ad un nutrito gruppo di cassintegrati, precari e studenti, la situazione a Bagnoli è diventata tragicomica, con poche persone intente ad assistere al concertino mentre più di 300 attivisti, megafono alla mano, davano vita ad un tentativo ben accolto di assemblea pubblica. Dopo aver fatto ripartire la contrattazione per far intervenire almeno i lavoratori in CIG, il servizio d'ordine della triplice ha letteralmente perso la testa, alzando le mani verso i ragazzi dei collettivi. Ne è nata una lunga colluttazione con tanto di transenne divelte, intervento manganello alla mano della celere ed interruzione del concerto. Di quella giornata ricorderemo lo strano concetto di "festa dei lavoratori" propria della triplice che, pur di non far parlare dei lavoratori, che evidentemente non erano iscritti alle proprie liste, ha preferito chiudersi a riccio con tanto di accuse dei/lle signori/e Libertino e Rea di squadrismo nei confronti dei movimenti sociali napoletani, prontamente riprese dai media nostrani. L'immagine più significativa è forse quella di un ragazzo caduto a terra durante il "votta-votta" e preso a calci in faccia dal servizio d'ordine (!?), ce ne ricorderemo ...

7 maggio: Il giorno prima la libreria autogestita ex-Cuem della Statale di Milano è stata sgomberata con l'intervento della celere milanese all'interno della facoltà, che si è lasciata andare, come suo costume, a cariche abbastanza indiscriminate verso gli studenti. A Napoli come in altre città si è deciso di manifestare solidarietà verso i ragazzi di Milano e alcuni collettivi si recano sotto la Prefettura di P.zza Plebiscito dove si trova il neo ministro dell'Istruzione Carrozza in visita istituzionale in città. Una giornata quasi tranquilla finchè un gruppuscolo di neofascisti legati a Salvatore Lezza (discutibile personaggio della destra partenopea), dapprima provoca i ragazzi e poi ingaggia vere e proprie colluttazioni, lanciando anche un casco verso di loro. A quel punto va in scena l'assurdo, celerini e neofascisti aggrediscono i compagni fianco a fianco, riuscendo a bloccarne un paio e a portarli in commissariato. Le botte del mattino non fanno desistere il movimento che, nel pomeriggio inscena un volantinaggio per le vie del centro storico e a via san Sebastiano la situazione è ancora più disgustosa. La polizia diretta dal vice-questore Fiorillo carica a freddo i ragazzi, alcuni giovanissimi, causando il panico tra le vie del centro storico e lasciandosi andare a veri e propri sfoghi di rabbia e violenza verso i manifestanti, di cui vi mostriamo alcuni segni gentilmente lasciati dalle fdo:



A fare i conti con la follia poliziesca c'è anche un giornalista del portale Napoli Urban Blog, a cui sono stati sequestrati videocamera e documenti in maniera brutale ed in totale spregio dei diritti individuali. Ma per avere una lettura ancora più chiara della giornata vi invitiamo a leggere il documento scritto dai compagni del CAU, corredato da interviste ai residenti di via San Sebastiano ed il video dell'aggressione al giornalista Napoli, 7 maggio: video, foto, testimonianze di una "giornata particolare" .

Il clima in città e nel paese è pesantissimo e lo Stato sta rispondendo come è solito fare da anni, adesso tocca organizzarsi ed alzare la testa.