Dopo aver a lungo discusso sul come far ripartire un percorso sanitario che in città si era arenato dopo quasi 3 anni di battaglia in nome dell'ospedale Maresca, finalmente ci siamo. Nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 maggio scendiamo in piazza per una due giorni di prevenzione sanitaria autogestita e fatta dal basso, incentra sul controllo dei fenomeni di ipertensione arteriosa (valutazione della pressione ed elettrocardiogramma) e del diabete (esame glicemico).
SENZA L'APPOGGIO NE' L'AIUTO DI NESSUNA ISTITUZIONE PARTITICA, SINDACALE O COMUNALE E' POSSIBILE FARE QUALCOSA IN QUESTA CITTA'.
Di seguito vi riportiamo il testo del documento che porteremo in piazza durante il prossimo fine settimana, che speriamo sia baciato dal sole e foriero di aria nuova per questa realtà di cartone:
La sanità torrese ai tempi dell’austerity
Sperimentiamo
nuove forme di autogestione sanitaria
Fare
prevenzione a Torre del Greco nel 2013 non è una scelta a caso. Nella città
corallina il diritto alla salute è a rischio da quando i piani scellerati delle
giunte Bassolino e Caldoro hanno declinato la chiusura (o riconversione, che
dir si voglia) dell’ospedale Agostino Maresca, svenduto da logiche clientelari
e di lottizzazione politico-mafiosa condotte ad arte dalla lunga stirpe di
politici, sindacalisti, caste mediche e potentati economici che nei decenni si
sono alternati ai posti di potere del ‘redditizio’ comparto sanitario.
La
nostra città - e più in generale l’intera area vesuviana – vive nel paradosso
di un territorio dove 300mila cittadini non hanno diritto ad una sanità
pubblica di emergenza ed urgenza, esprime la più eclatante contraddizione di
come servizi primari siano stati sacrificati in nome dell’austerità a fronte di
continue richieste provenienti dal basso e prontamente dirottate su altri
‘mercati’: intorno a noi è tutto un fiorire di cliniche e centri convenzionati,
le cui proprietà sono spesso detenute dagli stessi politici, “espressione del
territorio”, che hanno sfruttato l’ospedale Maresca fin quando potevano
utilizzarlo per fini elettorali e clientelari, mentre ora trovano più
remunerativo investire su un modello (come più volte fatto notare da Gino
Strada, fondatore di Emergency) basato
su un rapporto drogato tra pubblico e privato.
Addirittura,
dopo tre anni di mobilitazione popolare, arriva ora l’onta della repressione
con ben 25 condanne comminate ai danni di attivisti ed ex del Comitato Pro
Maresca - oltre a comuni cittadini, anche della vicina Ercolano - che nel 2010 sfilavano
in corteo e bloccavano i binari della circumvesuviana per rivendicare un
intervento delle istituzioni a favore dell’ospedale. Ai condannati esprimiamo
la nostra massima solidarietà e complicità, ribadendo l’invito ad alzare sempre
il livello del conflitto quando si tratta di far valere i propri diritti contro
speculatori, mentecatti ed oppressori.
A
proposito di questi ultimi, non abbiamo dubbio alcuno sulla tempistica di tali provvedimenti
repressivi, con l’Asl NA3Sud guidata da Maurizio D’Amora e la Regione Campania
oramai mute, sorde e strette in un angolo di fronte alle incalzanti richieste
popolari. Le autorità, dopo tre anni di bugie e false promesse, non potendo più
‘prendersi’ ulteriore tempo ed avendo palesi difficoltà nel nascondersi e
difendersi dalle ‘morti di stato’ di cui esse stesse sono responsabili (vedi
Tommasina De Laurentiis), mostrano il pugno di ferro e tentano di intimidire
movimenti e coscienze attive.
La realtà è che tutte le analisi del
mondo possono soltanto rimandare il momento della scelta, e in questo momento
la vera sfida per il nostro futuro è entrare nei processi decisionali, in
maniera fattiva, senza delegare nessun diritto, la salute in primis, a questa
politica e riprendendoci la salute, quella vera, nell’unico modo che ci è
possibile, dal basso ed in maniera autogestita.
Nel
nostro piccolo (siamo un gruppo che cerca di fare politica autorganizzata sul
territorio ed avremmo immenso piacere se in tanti si volessero avvicinare alle
nostre rivendicazioni sui temi del reddito garantito, dell’antisessismo,
dell’antirazzismo, dell’antifascismo e via discorrendo) tenteremo un
esperimento che segua la scia di illustri esempi, come l’ospedale autogestito
di Kilkis in Grecia o gli ambulatori popolari di Emergency sparsi nelle zone
più sfortunate di questo pianeta, cercando di inaugurare un percorso di sanità
autogestito, partendo da Torre del Greco.
Ma
senza un piccolo contributo della cittadinanza attiva anche due giorni di
prevenzione diventano percorsi ricchi di curve e pericoli. Cerchiamo di
diventare davvero una comunità all’interno della quale “ognuno di noi deve dare qualcosa, per fare in modo che alcuni di noi non
siano costretti a dare tutto”.
Reddito per tutti/e TdG
www. redditopertuttitdg.blogspot.it
Fb: Reddito per tutti tdg