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lunedì 27 maggio 2013

"Un po' alla volta cambieremo questo territorio..." Analisi sulla due giorni di prevenzione autogestita a Torre del Greco

Una iniziativa fantastica, che ci ha fatto tornare tra la gente (quello che un tempo l'epica rivoluzionaria definiva "popolo") della nostra città, per sperimentare un progetto di sanità dal basso, autogestita e svincolata da logiche di profitto. Tutte belle parole che abbiamo spesso sentito dire durante lunghe e noiose assemblee che nascono sotto intenti nobilissimi, ma troppe volte si squagliano come neve al sole della realtà disastrata che abbiamo di fronte e delle mille difficoltà dei nostri territori e delle nostre vite personali.

"Nun c'accerit a salute" ha funzionato e, se non bastasse il grande favore ed interesse dimostrato dalla cittadinanza nei riguardi di quel nugolo di ragazzi e personale medico raggruppati dietro lo striscione REDDITO PER TUTTI VOTO PER NESSUNO, ci sono i numeri a certificarlo. 
In 2 giornate più di 50 persone sono state sottoposte alla misurazione della pressione arteriosa e all'esame glicemico, in alcuni casi riscontrando anomalie che ora potranno seguire con esami medici ancor più approfonditi, è stato consegnato materiale informativo alternativo sulla cura del diabete e sono stati compilati interessanti questionari dalle persone sottoposte agli esami (per il quale ringraziamo i dottori Adele e Pasquale, infermieri all'Asl di Salerno). 
Basta cliccare su questo link per sincerarsi di quanto detto Galleria foto dal contatto fb reddito per tutti/e tdg
Insomma, il sasso è stato lanciato nello stagno e adesso sarebbe un vero peccato lasciare che tutto torni liscio e piatto come prima. Giornate come il 25 e 26 maggio non possono rimanere delle estemporanee, per quanto simboliche, dimostrazioni di interesse nei riguardi delle tematiche sanitarie ma, come abbiamo detto fin dalla loro organizzazione, devono essere collocate all'interno di un percorso che conduca a vere e proprie STRUTTURATE, PERMANENTI ED AUTORGANIZZATE forme di sanità nel territorio vesuviano dilaniato da decenni di malagestione, clientele e tagli di Asl ed ospedali. 
Per fare questo non si può più ragionare sulle singole giornate o sulle singole strutture, occorre l'impegno di tante intelligenze e professionalità che abbiano come sola bandiera l'amore per la propria terra, l'autonomia e l'impegno rivoluzionario palpabile. 
Un appello concreto che rivolgiamo non solo alle splendide persone che ci hanno supportato questo fine settimana (Gennaro, Adele e Pasquale, vi saremo sempre grati per la disponibilità dimostrata), ma ai collettivi dei due policlinici, ai medici ed infermieri precari/e, agli studenti e agli specializzandi delle facoltà mediche,  agli operatori sanitari napoletani e ai tanti compagni che abbiamo incontrato sul nostro cammino in anni di lotte per la salute. Organizziamoci e mettiamo su qualcosa di cui andare fieri.