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giovedì 14 novembre 2013

#16 Nov_ Stop Biocidio, ma con consapevolezza

La giornata di mobilitazione nazionale diffusa sui territori prevista per il 16 novembre sui temi del rifiuto delle grandi opere e delle nocività, sul tema della liberazione degli spazi sociali si caratterizzerà a Napoli con la parola d'ordine di  STOP AL BIOCIDIO, appuntamento lanciato dal movimento #Fiumeinpiena. 

L'argomento e l'ambizione di essere un "fiume in piena" sono potenzialmente molto attrattivi e la manifestazione di sabato si preannuncia partecipata, con una composizione di piazza eterogenea, tanto da sfociare in un qualcosa che a noi non è mai piaciuto, confondere i movimenti dal basso e popolari con le solite intromissioni di pezzi di apparato che rispondono sempre ai soliti nomi: sindacati confederali, chiesa, partiti ed ora, sembra anche i gonfaloni dei comuni avvelenati!!!
Il nostro giudizio su come sta montando l'indignazione popolar-mediatica sul tema del biocidio è molto duro, crediamo che ci sia un filo rosso che unisce da un trentennio la gestione del ciclo dei rifiuti in Campania, le connivenze politiche, i silenzi-assensi degli amministratori e degli organi predisposti al controllo e della stampa di regime ed anche le dichiarazioni desecretate di Schiavone rientrano in questa mega truffa ai danni della popolazione della terra che fu felix. 
Insomma, un processo di indignazione un po' deciso a tavolino, nel quale rientra anche il grande business del futuro, le tanto decantate BONIFICHE. 
Con questo discorso non vogliamo assolutamente asserire che i vari Ferrillo, Patriciello, i nascituri comitati, le madri che hanno perso i figli per tumore e tutto il baillamme che ruotano attorno alla questione biocidio, siano mossi da interesse (o almeno non tutti), però ribadiamo un concetto semplicissimo: non può esistere una seria lotta al biocidio ed in nome della salute del nostro territorio senza che avvenga una presa di coscienza collettiva di chi quei territori li vive ed escludendo quelle soggettività che nei territori avvelenati si battono con coraggio per scoperchiare il vaso di Pandora delle menzogne che da 30 anni ci vengono propinate sotto forma di leggi d'emergenza, piani speciali per i rifiuti e siti di raccolta o incenerimento occupati militarmente.
Per questo non possiamo mancare a simili appuntamenti, anche non condividendo tutta la piattaforma, anche sapendo che il cardinal Sepe, De Magistris e Patriciello in prima fila per noi sono un cazzotto nello stomaco, anche sapendo che addebitare tutte le colpe alla camorra fa semplicemente ridere. 
Nonostante tutto noi ci saremo.
Non per dire un semplice NO AL BIOCIDIO, non è più periodo di dare risposte semplici a problemi complessi, ma per rivendicare:

- Ritiro immediato dell’attuale piano di gestione rifiuti della regione Campania che prevede nuove discariche e svariati impianti di termodistruzione, alimentando ulteriore inquinamento spreco di preziosa materia (a cui dare nuova vita), e per sottrarre terreno al traffico di rifiuti tossici!


- No agli inceneritori e ad ogni forma di combustione dei rifiuti o di recupero energetico bruciando materia (gassificatore, impianti a biomasse, biodigestori)! 

- No alla trasformazione dei milioni di ecoballe esistenti in combustibile (CSS) per i cementifici!

- Sì ad un ciclo virtuoso che riduca i rifiuti a monte e che, con la raccolta differenziata di qualità (attraverso il porta a porta) e la filiera del riciclo, recuperi totalmente la materia creando anche occupazione!

- Fermare i roghi, gli sversamenti ed i traffici di rifiuti tossici! Sì ad un sistema di tracciabilità dei rifiuti e l’individuazione sul territorio delle attività produttive sommerse, responsabili dello smaltimento illecito dei
rifiuti! 

- Sì all’individuazione dei suoli contaminati, per tutelare e promuovere il settore agroalimentare campano sano. 

- Sì alle bonifiche, ove possibili, solo dopo la caratterizzazione di tutto il territorio regionale e unicamente sotto il controllo delle comunità!

- Sì alle bonifiche intese come redditto di esistenza per tutta la popolazione!

- Sì alla tutela della salute con accesso gratuito al servizio sanitario per tutti i campani. La salute non può essere un lusso per pochi!

- Sì ad una legge sui reati ambientali (attualmente sanzionati con semplici multe) che impedisca facili assoluzioni. Chi inquina deve pagare!