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martedì 12 novembre 2013

Senza tifosi la palla non rotola più, onore a Nocera e ai suoi tifosi

Un derby che mancava da più di vent'anni tra tifoserie calde e avversarie, in un campionato come la Lega Pro che quest'anno non avrà retrocessioni, in virtù di una riforma dei tornei che accorcerà ancor di più il numero delle squadre cosiddette piccole, quelle provinciali che nel calcio dei padroni e delle questure ormai danno più fastidio che altro.
In questa strana cornice Salernitana-Nocerina appare come la partita dell'anno per i supporter di entrambe le fazioni, quella gara alla quale non si può mancare e che, quando si sarà sulla cinquantina, verrà raccontata a figli ed amici con gli occhi lucidi. Un po' come il famoso Turris-Savoia del '98, ultimo derby delle due torri giocato a porte aperte e davanti ad una imponente cornice di pubblico. Nell'epoca delle tessere, della militarizzazione degli stadi, delle diffide a raffica e dei divieti imposti dalle prefetture per "motivi d'ordine pubblico", sembrava semplice la soluzione che avrebbero trovato le istituzioni poliziesche salernitane: vendita solo a Salerno città dei tagliandi e provincia esclusa dall'emissione dei biglietti, pena per chi da Nocera (o da qualsiasi città d'Italia) si sarebbe presentato all'Arechi sarebbe stato un bel Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive) quinquennale e la farsa sarebbe andata in scena secondo copione. Peccato che gli ultras nocerini abbiano sottoscritto la famigerata tessera del tifoso da anni, appunto per seguire la propria squadra anche in trasferta, quindi tale divieto andava a farsi benedire. Cosa decide allora il solerte prefetto salernitano? Chiudiamo il settore ospiti e vietiamo comunque la vendita dei biglietti in provincia di Salerno sempre per il famigerato "ordine pubblico" e chissenefrega di privare una tifoseria della gara che aspettava da un ventennio, di smascherare pubblicamente il fallimento del progetto "tessera del tifoso" (se in certe gare, anche ai tesserati è vietato muoversi, allora a cosa cazzo servirà questo strumento?!) e soprattutto calpestare per l'ennesima volta la carta costituzionale e la "libera circolazione dei cittadini sul territorio italiano" in nome di poteri speciali e liberticidi su cui l'opinione pubblica di questo paese sembra non interrogarsi mai, sempre pronta a sbattere in prima pagina la violenza ultras. 
A proposito, non vi ricorda qualcosa questo schema mediatico?
Insomma, la frittata è fatta ed il derby andrà in scena senza uno dei due contendenti sugli spalti, allorquando ... i nocerini tirano uno stupendo coniglio fuori dal cilindro della fantasia ultras.
Se la CITTA' DI NOCERA è privata di questo spettacolo, che questo spettacolo non si svolga e la squadra esegue, dando vita a quella stupenda rappresentazione teatrale a cui tutta Italia (e non solo) ha assistito domenica. Per una volta Davide ha davvero battuto Golia ed una piccola città della provincia campana, attaccata in maniera spasmodica alla propria squadra ha abbattuto in un sol colpo divieti, prefetti, presidenti di lega, televisioni a pagamento, repressione e quant'altro senza esercitare alcuna violenza, anche se i media di regime fanno veicolare sempre il solito trito e ritrito messaggio.
Altro che minacce di morte, peraltro infondate come tutto il fango mediatico che piove e pioverà a lungo sui supporter rossoneri, qui ha vinto la città di Nocera e chi non si piega al calcio del business e dei mafiosi.
Chissà quando il movimento ultras italiano capirà una buona volta che le sue pratiche possono uscire dall'alveo degli impianti sportivi ed entrare negli altri campi della vita sociale.
VIVA NOCERA E VIVA CHI NON SI PIEGA
AL FIANCO DEI 20 DIFFIDATI MOLOSSI
REDDITO PER TUTTI TDG