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mercoledì 6 marzo 2013

Malinconico si dimette, non ci ricorderemo di lui

Questo arzillo avvocato dalla bianca capigliatura (immortalato al momento del brindisi celebrativo per l'elezione a sindaco di Torre del Greco) ha rassegnato le dimissioni da primo cittadino. Dopo neanche otto mesi di mandato lascia un numero esorbitante di grane (forse volutamente) irrisolte in mano al commissario prefettizio che verrà per traghettare la città del corallo quasi certamente alle elezioni entro maggio.
Un uomo appartenente alla cosiddetta "società civile" torrese e ad una grande famiglia forense, un penalista stimato con alle spalle una sola esperienza da consigliere comunale del Partito Liberale più di 20 anni fa. Malinconico abbandona la fascia tricolore e lancia le ultime stilettate alla coalizione che lo ha sostenuto attraverso una lettera aperta, nella quale dichiara, con il suo solito stile ricco di fronzoli, di non essere riuscito ad imporre un modello di amministrazione basata sul primato della legalità e che bisogna "prendere atto dell'impossibilità di risolvere i problemi che affliggono la nostra Città". 

Cosa intende Gennaro Malinconico quando accusa l'amministrazione di non rispettare la legalità? E cosa dovremmo fare noi torresi se i problemi della città sono irrisolvibili? E perché poi sarebbero irrisolvibili?
Troppo semplice abbandonare una nave alla deriva lasciando due righe di scuse e non creda il buon Gennaro di darcela a bere con questi continui richiami alla legalità. Ogni torrese dovrebbe pretendere dal sindaco una seria spiegazione pubblica di queste dimissioni che, opinione molto diffusa, molto probabilmente saranno ritirare nei prossimi giorni dopo qualche "chiarimento di rito" con quei 4 galantuomini che lo appoggiano in consiglio comunale. Non sapeva forse l'avvocato Malinconico che una coalizione formata da ex borrielliani, democristiani come Colantonio e Donadio, transfughi alla Maida jr e con il palese appoggio della CGIL cittadina sarebbe stata difficile da gestire e che, una volta eletto, avrebbe trovato una città economicamente e socialmente in ginocchio?
Eppure noi in questi 8 mesi di apprendistato non abbiamo visto cambiamenti di nessun genere nella gestione clientelare e avventuriera della cosa pubblica a Torre del Greco, anzi abbiamo solo visto aumentare gli scandali e gli squilibri sociali. Andasse a chiedere alle signore delle mense scolastiche rimaste senza lavoro da un giorno all'altro o ai 30 netturbini precari licenziati durante il passaggio di ditta da Balsamo a Leucopetra ed ora alla Ego Eco cosa pensano della sua amministrazione della legalità. Andasse a ricontrollare i bandi pubblici ed i progetti comunali in che mani sono andati a cadere. 
Non serberemo un buon ricordo di Gennaro Malinconico, ma avremo fissa la sua loquela sconclusionata ed interminabile, la sua fiducia in qualunque interlocutore venisse ad irridere la nostra città e soprattutto la sua mancanza sui binari della stazione FFSS lo scorso 12 luglio a margine del corteo per l'ospedale Maresca.
Mentre 400 torresi occupavano i binari della stazione cittadina il sindaco solidarizzava a distanza, per non infrangere la legge, mentre il diritto alla sanità a Torre del Greco veniva ulteriormente brutalizzato da una associazione a delinquere che quelle leggi le approva quotidianamente. 
Torni a fare l'avvocato dottor Malinconico, facciamo il tifo per lei.