Quello che è accaduto Sabato 16 Marzo a Milano è stato incredibile: compagne e
compagni di tutto il mondo si sono ritrovati a sfilare insieme uniti sotto le
stesse parole d'ordine: Antifascismo, Anticapitalismo; in memoria di Dax.
Ricorrono 10 anni
dall'omicidio di Davide Dax Cesare, ucciso, perché militante antifascista, con
ben 10 coltellate alla gola e alla pancia
da 3 luridi fasci di merda (un padre coi due figli) fuori ad un locale di
Milano. Per la descrizione di quella serata consiglio la lettura dell’emozionantissimo
documento politico
(dax vive nelle lotte) e la visione del video "La notte nera di Milano - Dax vive nelle lotte" (http://www.youtube.com/watch?v=04xRRUMkzb4).
Quello che è
successo a Milano in memoria di Dax è significativo: ci si è dato appuntamento nella capitale-del-capitale dello
stato italiano per dimostrare che Dax e tutti i compagni uccisi dall'ingiustizia,
dal sopruso, dalla censura, insomma, dal fascismo, sono ancora vivi, anzi, ci
danno forza e lottano con noi.
Devastare banche
non è un semplice atto vandalico, come etichettato da tutti i media nazionali (
che già hanno celato la notizia per evitare contagi), ma simbolicamente (e mica
tanto!!) significa rigettare il capitalismo, l'usura e il malaffare di queste
grosse corporazioni internazionali che continuamente ammazzano le nostre vite
private. Allo stesso modo, assaltare un’accademia militare, significa
disprezzare chi utilizza la violenza delle armi per espandere l'imperialismo
del capitale in tutto il mondo, solo per guadagnarsi da vivere.
Come si
disse a Teramo: siamo complici e solidali. Complici e solidali verso chi
continuamente rigetta le basi ideologiche, strutturali e fisiche di questo
sistema cercando di destrutturare il capitale attraverso la cultura o la violenza. Che poi
il termine violenza è arido; violento è chi usa la sua forza per un secondo
fine personale o oligarchico. Chi utilizza la forza per la liberazione
collettiva è un eroe, non di certo un violento.
In memoria
di tutt* le compagne ed i compagni uccisi perché Antifascisti!
DAX VIVE!