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domenica 2 dicembre 2012

Il Messico brucia ed un altro Carlo cade sotto i colpi dei tutori dell'ordine

Bruttissime notizie dal Messico, dove le manifestazioni indette dal "Movimiento Yo Soy 132" contro l'insediamento del neo presidente Enrique Pena Nieto sono sfociate in pesantissimi incidenti di piazza, con una folla inferocita di studenti e lavoratori che hanno tentato di sfondare le barriere protettive erette dalla polizia messicana per impedirne l'accesso allo Zocalo, la piazza dove ha sede il Palazzo del Governo.
Più di 70 i feriti tra i manifestanti ed una vittima accertata, Carlo Valvidia, colpito alla testa da una pallottola di gomma esplosa dalla polizia messicana in assetto antisommossa. 
Un altro Carlo cade sotto il fuoco della polizia a margine di una giornata di grande conflittualità, un altro ragazzo sceso in piazza contro un potere che mostra sempre lo stesso volto, a Genova come a Città del Messico e fuori tutti le zone rosse del mondo, quello della repressione spietata di uomini pagati per tutelare le cerimonie di gala di chi svende i diritti, i beni pubblici (il Messico è stato letteralmente depredato, con l'avallo dei governi conservatori degli ultimi 20 anni, di tutto il proprio patrimonio pubblico sotto il ricatto del FMI) e le vite dei popoli che dovrebbe governare. 
A fianco degli studenti messicani in lotta, da oggi un altro Carlo vive e lotta insieme a noi.

Ecco un video della manifestazione di Città del Messico: